Una scuola flessibile, policentrica, aperta, inclusiva, sostenibile, luminosa, verde.

 

Si tratta del progetto per la demolizione e ricostruzione della Scuola Primaria Panoramica di Riccione che prevede di realizzare, oltre gli spazi scolastici, un Civic Center aperto agli studenti, alle famiglie e al territorio.

Il progetto di concorso, elaborato con l’arch. Fabrizio Bianchetti, prevede un corpo di fabbrica su un solo livello per favorire l’accessibilità e per minimizzarne l’impatto ambientale dell’edificio, mediante un andamento lineare di volumi giustapposti che si allungano sul terreno integrandosi nel parco circostante.

 

La grande Hall ha la funzione di connessione tra città, scuola e parco: uno spazio di aggregazione (Agorà) che ha il compito di smistare i percorsi verso le aree di apprendimento, la palestra o la mensa.

Le Aule sono organizzate come spazi polifunzionali multicentrici e flessibili ed accorporabili a due a due tramite pareti mobili. Ciascuna ha un apertura verso lo spazio connettivo e le terrazze/il parco esterni tramite grandi vetrate schermate da frangisole in elementi tubolari di gres porcellanato smaltato in diversi colori. Le variazioni cromatiche sono pensate sia per stimolare visivamente che per introdurre variazione e molteplicità.

Gli spazi di circolazione (atrio/agorà e corridoi) sono immaginati come luoghi multifunzionali dove incontrarsi, giocare, studiare, pensare, fare laboratori o spettacoli: un’ulteriore estensione dello spazio di apprendimento e socializzazione.

Con gli stessi criteri sono presenti ed organizzati gli spazi-laboratorio: pittura/manipolazione, informatica/mediateca.

Tutti gli spazi affacciano verso il parco o verso le corti interne con giardini meditativi che danno luce ai laboratori, poiché anche il parco ed i giardini interni sono pensati come componenti integrative dell’attività didattica, per il gioco all’aperto e per la ricreazione.

La copertura a tetto verde drenante non è vissuta come un semplice elemento funzionale per la protezione atmosferica ma viene recuperata per il compenso ambientale dell’occupazione del suolo verde, e per integrare con nuove funzionalità ed opportunità il ciclo didattico. Infatti si immagina di potervi realizzare 10 orti e giardini pensili, dove ogni classe avrà la sua area verde da curare e vedere crescere: le aule sembrano dei grandi vasi che coltivano giovani intelligenze e sul tetto fioriscono alberi da frutto o girasoli.

Mensa e palestra sono aggregabili alla grande Hall d’ingresso (agorà) e possono essere utilizzati come spazi a disposizione della città per la creazione di eventi che consentano alla scuola di vivere in tutti i giorni dell’anno.

 

Tecnologicamente la scelta è caduta sul legno, materiale “bello, sicuro, antisismico, profumato e sostenibile” [Renzo Piano, Le Scuole Innovative]. La struttura portante è dunque in legno lamellare e pannelli Cross-lam rivestita da isolamento a cappotto o, in alcune porzioni, con involucro ventilato in doghe di legno. All’interno è previsto un contro-involucro stratificato a secco isolato e placcato con lastre in gesso rivestito rinforzato con fibre, adatto agli edifici scolastici per la sua resistenza agli urti, il comfort termo-igrometrico e quello acustico.

La sostenibilità viene garantita dall’utilizzo di una copertura piana a tetto verde drenante, pavimentazione drenante nel giardino esterno e le strade, pannelli solari e geotermia come fonti energetiche e grandi finestre con lucernari in copertura per l’utilizzo prevalente di luce naturale.

 

2017

 

ATTIVITA’ SVOLTA: Concorso di progettazione – 1° fase

COMMITTENTE: Comune di Riccione

 

PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA:

Atelier2 – Architettura e Tecnologie, Architetto Fabrizio Bianchetti

 

COLLABORATORI: Federica Brunone, Vito Iovino, Cristina Savoldelli, Luca Scandella