Giunto alla 18 edizione, dopo essere stato ospitato in 3 continenti, il Compasso Volante – Politecnico di Milano – FavarART’n’FOOD  viene ospitato dalla Farm Cultural Park di Favara. Gli studenti del Politecnico di Milano e della Tokyo University hanno presentato i lavori di progettazione e riuso di Palazzo Giglia ed inoltre hanno inaugurato una serie di padiglioni temporanei Pop Up School:Felix Helix (una classe open air), la Scala dei Milanesi (auditorium), the Hi-Conic- (libreria personale), The Brains (spazio lettura e fantasia).

Realizzati con spirito Up cycling, tramite il ri-uso di eteree fiscelle in plastica per la ricotta, i padiglioni offrono la possibilità di realizzare degli spazi istantanei per l’apprendimento e per la trasmissione del sapere. L’evento, patrocinato da EXPO Milano 2015, unisce i temi dell’educazione e del food.

Durante la serata che ha chiuso i lavori, sono intervenuti tutti i protagonisti: il Prof. Gabriele Masera ha raccontato della storia del Compasso Volante, l’Arch. Salvator John-Liotta ha spiegato le motivazioni e le fonti di ispirazione che hanno portato alla realizzazione della Pop Up School e Yuta Nakamura ha portato i saluti della Facoltà di Architettura di Tokyo e dell’Atelier Kengo Kuma. Il Prof. Marco Imperadori ha invece tenuto una Lectio Magistralis sul tema dell’EXPO presentando alcuni padiglioni tra cui quelli del Giappone, del Regno Unito e il Cluster Isole, Mare e Cibo.

 

Ottobre 2015

 

ATTIVITA’ SVOLTA: Coordinamento, Assistenza alla realizzazione del concept

 

PROFESSORI:

Kazuya Katagiri – Tokyo University

Marco Imperadori – Politecnico di Milano

Salvator John Liotta – Tokyo University (Kengo Kuma Lab)

Gabriele Masera – Politecnico di Milano

 

TUTOR:

Matteo Brasca, Andrea Vanossi

 

STUDENTI COMPASSO VOLANTE:

Piergiacomo Acerboni, Domenico Arcadi, Chiara Mariska Chiodero, Marco  Cucuzza, Daria Pantò Mancuso, Caterina Nogara, Roberto Pezzutto, Eric Pitalieri, Andrea Redaelli,  Benedetta Rota, Danilo Tomasoni, Cristiana Topo

Sion Asada, Hinako Kokuga, Yuta Nakamura